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Kaki di Misilmeri

Il kaki di Misilmeri, in siciliano kakì ri Misilmeri, è un albero da frutto del genere Ebenacee, una famiglia di angiosperme dicotiledoni, originario dell'Asia orientale ed è una coltivazione tipica siciliana prodotta nel territorio di Misilmeri vicino Palermo. I frutti del kaki di Misilmeri rientrano nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) stilato dal ministero delle politiche agricole e forestali.

Caratteristiche

Il kaki di Misilmeri ha un frutto rosso-arancio e foglie ocra cariche di pigmenti antociani. La sua cultivar, la Farmacista Honorati, occupa un'area produttiva di più di 250 ettari. Il frutto ha un sapore molto dolce dato dall’alto contenuto inzuccheri (16%) e quando è maturo ha una polpa deliquescente e profumata con toni vanigliati. Dal punto di vista nutrizionale ha un'elevata concentrazione di vitamina A accompagnata dalle vitamine B1, B2, C e pigmenti flavonici.

Produzione

La raccolta avviene in ottobre quando ancora la polpa è ancora verdastra, con i frutti che sono raccolti quindi quasi immaturi.  Il raccolto viene immesso in un cassone, detto casciuni, viene quindi coperto per dare avvio al processo, detto ammanzimento, con cui il kaki perde la sua allappatura. Il frutto acerbo matura e la sua buccia passa da giallognolo al colore arancio-mattone. Con la sua piena maturazione aumentano gli zuccheri donando un sapore molto dolce al frutto.  

Limone Femminello Siracusano

Il Femminello Siracusano è la cultivar più rappresentativa d'Italia e produce tre fioriture: il primofiore (da ottobre a marzo), il bianchetto (da aprile a giugno) e ilverdello (da luglio a settembre).

Caratteristiche del frutto

Il limone di Siracusa IGP è caratterizzato da un elevato contenuto in succo e dalla ricchezza di ghiandole oleifere nella buccia, oltre che per l'alta qualità degli oli essenziali. La varietà siracusana di limone è denominata femminello per via della notevole fertilità della pianta, rifiorente tutto l'anno: il primofiore matura da ottobre a marzo, ha forma ellittica, buccia e polpa di colore variabile dal verde chiaro al giallo-citrino, e succo giallo citrino; il bianchetto matura da aprile a giugno, si presenta ellittico-ovoidale, con buccia giallo chiaro, polpa gialla e succo giallo-citrino; il verdello matura fra luglio e settembre, ha forma ellittico-sferoidale e colore della buccia verde chiaro, mentre succo e polpa sono giallo-citrino.

Il sesto d'impianto deve avere una densità massima di 400-500 piante per ettaro o di 850 unità nel caso di sesti dinamici. Gli impianti possono essere condotti con metodo convenzionale, integrato oppure biologico. Tutte le operazioni colturali vanno eseguite in modo tale che si mantenga il giusto equilibrio e sviluppo della pianta, che deve sempre essere soggetta a una corretta aerazione ed esposizione al sole.

La raccolta dei frutti è manuale ed è effettuata, direttamente dalla pianta, con l'ausilio di forbicine per il taglio del peduncolo. 

Grazie alle sue caratteristiche qualitative, il limone di Siracusa è utilizzato anche in ambiti diversi dalla commercializzazione del frutto fresco; essi riguardano, in particolare, i settori alimentare, medico-scientifico, cosmetico e profumiero, che si approvvigionano di succhi e oli essenziali attraverso le aziende di trasformazione.

 

Clementina

La clementina (Citrus × clementina) è un agrume, appartenente al gruppo dei mandarini, che tra l'altro comprende il tipico mandarino mediterraneo (Citrus reticulata Blanco), nonché i Satsuma o mandarini giapponesi. È anche comunemente conosciuta col nome di mandarancio, probabilmente a causa del fatto che si ritiene sia un ibrido tra arancio e mandarino.

Descrizione

L'albero della clementina è assai simile a quello del mandarino, da cui differisce leggermente per le foglie che sono più grandi e più larghe e non hanno il caratteristico aroma del mandarino. Fiorisce e fruttifica lentamente e irregolarmente, in quanto molto suscettibile agli sbalzi di temperatura. Si ha una sola raccolta annuale tra novembre e gennaio.

Il frutto assomiglia al mandarino: le differenze principali sono da ricercarsi nel colore della polpa, decisamente più aranciato. Inoltre non è mai appiattito come i mandarini, ma sempre ben rotondo. Come il mandarino, si sbuccia e si divide in spicchi con facilità. Il gusto invece è più simile all'arancia, con un perfetto equilibrio tra l'agro e il dolce.

Le piantagioni più estese si trovano in Tunisia, Algeria, Marocco, Spagna, Italia (in Calabria, Puglia e Sicilia). Negli USA le clementine sono state coltivate fin dalla loro apparizione sul mercato, ma si sono veramente affermate solo dopo il 1977, anno in cui molti aranceti della Florida vennero distrutti da un inverno eccezionalmente rigido.

Mandarino Avana

Mandarino di dimensioni medio-piccole ha forma schiacciata. La buccia è giallo-avana. La polpa contiene numerosi semi, è molto succosa, aromatica e dolce. La maturazione cade nei mesi di dicembre_gennaio. In Italia si coltiva sulla costa settentrionale della Sicilia.

Il mandarino (Citrus reticulata Blanco, 1837) è un albero da frutto appartenente algenere Citrus, e alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune mandarino si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto. È uno dei tre agrumi originali del genere Citrusassieme al cedro ed al pompelmo. Da quando è stata accettata la teoria secondo la quale tutti gli agrumi derivano da queste tre sole specie, il mandarino ha certo acquistato importanza storica, in quanto si tratta dell'unico frutto dolce tra i tre originali.

Morfologia 

Il mandarino è un arbusto poco più alto di due metri, in alcune varietà fino a quattro metri. Le foglie sono piccole e profumatissime. Il frutto è di forma sferoide, un po' appiattito all'attaccatura, e si lascia cogliere facilmente. La polpa è di colore arancio chiaro, costituita da spicchi facilmente divisibili, molto succosa e dolce, entro la quale vi sono immersi numerosi semi. La buccia è di colore arancione, sottile e profumata, con un'albedo molto rarefatta e granulosa che consente una facile pelatura del frutto. Spesso la buccia addirittura si distacca dalla polpa ancora prima che il frutto venga colto dal ramo, il che gli conferisce un aspetto "ammaccato". È particolarmente semplice rimuovere la buccia con le mani, proprio in quanto scarsamente attaccata alla polpa. Ha un profumo agrodolce e aromatico come la clementina; il gusto è molto dolce e buono.

I mandarini sono normalmente consumati come frutta fresca o lavorati nella produzione di marmellate e frutta candita. Dalla buccia si estrae un olio essenziale che è un liquido di colore giallo oro leggermente fluorescente. Chimicamente si tratta perlopiù di limone che spesso viene sofisticato con l'olio ricavato dal frutto intero non maturo.

Un albero adulto può dare da 400 a 600 frutti all'anno.

Mandarino Tardivo di Ciaculli

Il mandarino tardivo di Ciaculli, altrimenti detto marzuddu, ovvero con maturazione in Marzo in contrapposizione alla varietà del primintivu, ovvero precoce, deve il suo nome alla frazione di Palermo appunto Ciaculli, in cui viene coltivato.

Esso è un prodotto inserito fra i presidii Arca del Gusto di Slow Food ed il termine tardivo sta ad indicare che la sua produzione avviene in ritardo rispetto a quella degli altri agrumi congeneri. Il frutto è una varietà endemica e non è realizzato da innesti o da operazioni di ingegneria genetica. Possiede un forte aroma, un elevato contenuto zuccherino ed ha la buccia molto sottile. La produzione è limitata a circa 200 ettari facenti capo a piccoli proprietari riuniti in un consorzio.